Un km..due km…tre km..quattro km..un tunnel..il vento…mamma mia che fatica! Mi asciugo lentamente il sudore che scende dal viso..“riuscirò ad arrivare in tempo prima che si faccia buio?” Mi domando. Intanto mi guardo attorno e scorgo i fiordi. Li osservo attentamente mentre pedalo con la mia fedele bicicletta Olimpia. Montagne innevate fanno da sfondo ad uno scenario surreale.. “sto davvero pedalando in Norvegia” mi dico… E intanto il tempo passa e io non so ancora dove dormire.. incontro una vecchietta per strada a cui chiedo indicazioni.. “come on, come into my house” sono queste le sue parole..e io fiduciosa entro a casa di quella che poi diventerà uno degli angeli del mio viaggio.
Oggi sto rivivendo incredula ciò che ho sperimentato con gioia.
Sto forse prendendo coscienza del fatto che spesso la realtà è più vicina ai sogni di quanto si possa immaginare?
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